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19.02.2020

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Come qualunque volta che vi domandate "che ci faccio qui" sentite quel fremito interno , voi sapete perché siete in questo piano, avete voluto partecipare allo spettacolo evolutivo sapendone tutti i passaggi anche se non ricordate con la vostra mente il vostro "sentire" è nella chiarezza.

Quanto più collegate tutti gli aspetti e tanto più vi risulterà facile scorgere il quadro nel suo insieme.

Tutto procede nell'evoluzione, tutto è allineato all'evoluzione, niente e nessuno è a parte a prescindere che lo riconosciate o meno.

Nel sentirvi parte i collegamenti diventano automatici poiché per "vedere" l'insieme degli eventi non potete che collegarli.

Ed ecco che quell'evento considerato in un modo assumere tutto un altro significato seppur lo stesso evento e dunque cosa è cambiato ?

La vostra visione dell'insieme.

Apritevi al "vedere" l'insieme smettendo di soffermarvi sui dettagli , ciò che vi spinge raramente corrisponde a ciò che pensate ...

Ogni vostra cellula risponde al ritmo cosmico evolutivo e le correnti che compartecipano all'evoluzione non dipendono in nessun modo da voi come singoli individui. Ognuno di voi può riconoscere ciò e confluirà in armonia con tutto il processo, potreste sedervi e aspettare ? Certo che si ma vi annoiereste e dunque cercate di fare per dare senso all'esserci, il vostro esserci è fondamentale nel piano evolutivo anche se così non vi appare o addirittura vi pare in contrasto.

Nulla dipende da voi ma esiste con voi, è un concetto che comprenderete nella visione d'insieme, questa visione d'insieme si aprirà sempre più utilizzando i sensi cosmici.



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Insieme a voi c'è un cosmo, c'è una moltitudine di atomi in movimento e c'è lo spazio infinito dell'essere. Nessuno è solo , nessuno è a parte.

Dove risiede il vostro intuito ? Dove risiede la vostra pace ?

Più restate collegati all'insieme di cui fate parte e più percepirete un senso più ampio a tutta la vostra vita, negli eventi ed in ogni situazione.

Che chimica si attiva in voi davanti alle situazioni ? fermatevi a registrare quest'aspetto una volta che la chimica della pace vi abita determinerà

una serie di risposte in eventi e situazioni.

Nella pace non c'è esaltazione ma bensì una pacata e gioiosa visione dell'insieme.

Cosa determina l'assenza di pace o la parzialità di essa ?

L'importanza è la più fuorviante delle esperienze del vostro piano.

Ogni vostro affanno è dominato dal aver dato importanza a una tal cosa piuttosto che ad un'altra.

E se non ci fosse nulla di importante ? O nulla che non lo sia ?

Osservate l'importanza che date alle situazioni, alle persone, alle vostre relazioni, al vostro corpo, cos'è importante ? Cos'è che non lo è ?

Cosa vuol dire , cosa implica il definire che un aspetto è importante, che chimica si attiva all'interno dell'importanza ?

Cosa accade se togliete l'importanza a quella situazione ?

Comprendere che tutto ha la stessa importanza è un grande passaggio per la permanenza della pace in voi.

Con l'aprirsi ad un importanza unificata anche l'urgenza, e le priorità svaniscono o si unificano e la pace si diffonde sul livello chimico.



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Cosa accadrebbe se nella quotidianità di ognuno ciò che oggi è ancora definito "miracolo" fosse all'ordine del giorno?

Quanti "miracoli" scorgete in una giornata ? , ebbene se iniziaste a contare e collegare dovreste arrendervi al fatto che ci sono più "miracoli" che "non miracoli" . E quando comprenderete che ogni "miracolo" fa parte e dunque non esiste alcun miracolo smettereste di voler far miracoli ...

Quando pensate di voler far miracoli state affermando che "servirebbe un miracolo" anche se non è così poiché la perfezione cosmica non richiede miracoli in quanto tutto è un unico miracolo.

Allo stesso tempo siete connessi a un ricordo in cui tutto fluisce in una vibrazione di gioia, di pace, di sapienza ed è questo ricordo che vi fa sorgere la voglia di miracoli, in parte quando siete connessi al ricordo e registrate/percepite l'essere distanti dal fluire nella pace lo archiviate dicendo "ci vorrebbe un miracolo" e in parte quando dite "voglio fare miracoli" siete connessi allo stesso ricordo seppur con la percezione che la distanza sia raggiungibile.

Ne consegue che di per se non c'è nulla che non sia un miracolo, ogni vostra cellula, ogni vostro pensiero ogni vostra parola, ogni organismo vivente contiene in se la potenzialità massima evolutiva .

Fate dunque bene ad essere impazienti, insofferenti, arrabbiati con voi stessi poiché sentite quel richiamo molecolare in voi che vi sussurra che vi fa dire c'è di più, che vi connette ad un ricordo tanto bello quanto doloroso ?

Il punto non è certamente se fate bene o male visto che dipende tutto dal vostro percepito e dunque cosa percepite riguardo ai miracoli ?

Voi quanti miracoli compiete ogni giorno ?

Chi conoscete che fa miracoli ?

Dov'è che non rilevate alcun tipo di miracolo?

Come potete abitare un corpo "miracoloso e miracolato" e allo stesso tempo credere di non essere in grado di fare miracoli ?

Iniziate a scorgere miracoli ovunque togliendoli così dall'eccezione per inserirli nella norma , prendete la forza di gravità è anch'essa un miracolo ? Certo che si e come ogni legge fisica , legge cosmica o legge universale quando la conosci tutto rientra , tutto il sistema lo riconosce e si prosegue non cercate di fare la differenza, vivete testimoniando la vostra natura cosmica in tutto il suo splendore e per gli occhi di molti apparirete come coloro che fanno miracoli pur sapendo che non è così.